L’evento in origine è costruito attorno agli spunti che hanno motivato la menzione speciale di Pitti conferita a 10 A nel giugno 2011.
Uniformo costruisce infatti un percorso emozionale in sottile equilibrio tra valori apparentemente contrastanti: tradizione e contemporaneità, memoria e slancio verso il futuro, manualità esperta e sperimentazione tecnologica.
Una metafora musicale per raccontare e emozionare.
Una formazione eterogenea capace di decostruire e ricostruire con altri e nuovi elementi la formazione classica della Banda Italiana, avamposto di una cultura radicata nella tradizione del nostro paese.
In questo esperimento, la banda, uno dei cliché più tipici della tradizione popolare italiana, non è semplicemente evocata come “esotica” riscoperta, da consumare nella voragine dei linguaggi della moda, ma come paradigma fondante del vivere insieme, dove a essere valorizzati sono coesione e diversità, fantasia e rispetto delle regole, vincoli e libertà.
Qui gli elementi etnici diventano un nuovo e ricco patrimonio comune e la ricerca e la creatività sono al servizio della tradizione non in un giogo che porta alla venerazione, ovvero alla stanca ripetizione del passato, ma di libera invenzione capace di illuminare il presente e inventare il futuro. Saul Beretta e Matteo Cibic



