«Dove sono nato e cresciuto, la voce degli anziani è molto ascoltata. Le generazioni sono legate tra loro da un forte sentimento affettivo. I nonni hanno verità antiche da trasmettere ai nipoti. Sapete cosa dice un nostro proverbio? Che un vecchio seduto vede più cose di un giovane in piedi sulla sedia.» Queste e altre cose sussurra Arsène Duevi in concerto, tra un brano e l’altro. Usando poche, pochissime parole: perché ciò che conta – sostiene – non sono le parole, ma i moti d’affetto. Nella grande chiesa di San Biagio, a Monza, sono minimali anche i suoni. La sua chitarra acustica dialoga con gli strumenti esotici, a corde e a percussione, che Roberto Zanisi usa uno dopo l’altro: pizzicando, arpeggiando, percuotendo, accarezzando, ma sempre con delicatezza, perché anche il silenzio possa dire la sua, esprimersi come si esprime una voce di dentro.
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Arsene, il Cristo Nero nella foto di Silvia Pontoglio
L’archivio di Musicamorfosi si apre per condividere alcuni concerti speciali dal passato, nell’attesa di quelli futuri… In questi mesi abbiamo riaperto i nostri archivi e abbiamo pensato che potesse farvi piacere rivedere qualche concerto passato oppure, in caso ve lo foste perso, potete gustarvelo per la prima volta. Questi […]
- Marzo 9, 2023