SAUL BERETTA

Il direttore creativo

“Questa idea di potersi interrompere mi venne osservando la Venere di Milo, che da oltre 2000 anni se la passa egregiamente anche senza braccia.”

BIO MEDIA
Saul Beretta è il direttore creativo di Musicamorfosi ancor prima della sua fondazione nel 2004: organista e pianista diplomato con il massimo dei voti e lode al Conservatorio di Perugia. Grazie alla sua tesi di laurea pubblicata nel volume Temenos, I luoghi della musica, AA.VV. Auditorium, 2002, viene notato da Mario Brunello e ne diventa collaboratore alla direzione artistica delle rassegne Note di Viaggio per la Società del Quartetto di Milano e Avevamo paura che ci portassero a un concerto coprodotta da Resia e Orchestra Verdi di Milano. Il rapporto con Brunello gli permette di approfondire la conoscenza delle idee del Maestro, praticandole con lui in grandi teatri italiani, ma anche in luoghi alternativi come nei palchi scenografici del festival i Suoni delle Dolomiti o nel raffinato lavoro di residenza artistica di Arte Sella. Qui, in una lunga residenza creativa nel 2004, Saul Beretta incontra Matteo Cibic, designer visionario con il quale inizia una collaborazione artistica divenuta amicizia. Nelle giornate di studio e lavoro di Arte Sella nasce l’idea di Pensavo fosse Bach con Brunello protagonista e la partecipazione video di Vinicio Capossela. Uno spettacolo nuovo per il mondo della classica, che unisce capolavori del repertorio di Bach a brani di musica contemporanea, elaborazioni video curate da Francesco Frongia (Teatro dell’Elfo) e con una scenografia di forte impatto in ferro e tulle di Andrea Taddei. Un successo che vede Saul Beretta in tournée con Brunello nei principali teatri italiani: dalla Sala Santa Cecilia del Parco della Musica di Roma al Regio di Torino, dal Politeama di Palermo al Valli di Reggio Emilia. Nel 2004 un altro incontro cruciale per Saul Beretta: quello con Giovanni Falzone che si affaccia al jazz dopo la carriera classica e la lunga militanza come prima tromba nella Verdi di Milano. Inizia così l’avventura jazz: il sodalizio con Falzone, che della trasversalità fra i generi musicali ha fatto la sua bandiera artistica,  dura da 18 anni nei quali Musicamorfosi ha prodotto numerosi suoi progetti e dischi fra cui quelli del suo quartetto Mosche Elettriche e la Contemporary Orchestra: formazione di 10 elementi capace fondere jazz, rock, classica e progressive, con musicisti scelti fra gli storici collaboratori di Falzone e alcuni fra i migliori giovani talenti dei Conservatori dove è docente). I progetti vengono prodotti per i festival di Musicamorfosi e ospitati poi in prestigiosi festival come Mi.To, il Festival Verdi del Teatro Regio di Parma, il Torino Jazz Festival e il Rossini Opera Festival di Pesaro, LAC Lugano ecc.

La capacità di simbiosi con gli artisti, la solida cultura musicale, la curiosità intellettuale verso la musica di tutti i paesi del mondo (con l’assoluta considerazione per ogni tipo di musica) e l’occhio attento ai luoghi della musica (attenzione dichiarata fin dalla sua tesi di laurea), sono le basi del lavoro di Saul Beretta. Da queste fondamenta sono nati progetti originali e produzioni di successo, che hanno coinvolto, fra gli altri, Mario Brunello, Vinicio Capossela, Stefano Bollani, Gianmaria Testa, i La Crus e Mauro Ermanno Giovanardi, Tricarico, Marlene Kuntz, Moni Ovadia e Elio delle Storie Tese. 

Ha collaborato con radio e programmi tv come autore e consulente musicale. Periodicamente collabora con la Società del Quartetto e Vicenza, l’Orchestra Giuseppe Verdi, il festival Milano Musica, Music Fund e il Teatro Alla Scala. Dal 2017 Saul Beretta è consulente per il Jazz e la Musique du Monde per il LAC di Lugano (CH), e ha in attivo collaborazioni con: Fondazione Gioventù Musicale d’Italia, il Concorso pianistico internazionale Rina Sala Gallo di Monza, Associazione Milano Musica. Dal 2019 è collaboratore del Festival Internazionale di Stresa, nel quale ha ritrovato Mario Brunello che ne è direttore artistico dal 2021.

Ma è in Musicamorfosi dove Saul Beretta fa crescere la sua idea creativa, che intercetta un’esigenza del pubblico: quella di essere condotto alla ri-scoperta del territorio attraverso la musica di qualità. Nascono così nel 2004 i Notturni al Roseto della Reggia di Monza, e nel 2010 Suoni Mobili, Monza Visionaria dal 2013, Milano La Città che sale dal 2016, Alte Marche Festival dal 2018. E’ direttore artistico del Tremezzina Music Festival dal 2021 e del nuovo Il Rito del Jazz in Cascina Cuccagna a Milano.

Video

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Dove Nasce la Musica - Saul Beretta: Musicamorfosi e la musica al centro delle nostre vite
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Who&#039s who * Musicamorfosi chi siamo  [ITA- ENG sub]
Who's who * Musicamorfosi chi siamo [ITA- ENG sub]
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Intervista a Saul Beretta
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Musicamorfosi e il Festival del Parco di Monza
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Saul Beretta e il ruolo di Musicamorfosi a Villa Dho Casaperta
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i Lampi di Musicamorfosi: 2013-2014 a Monza
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Abbiamo tentato di raccogliere in una pagina i format radiofonici, podcast audio e alcune delle più recenti interviste in Saul Beretta racconta

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