NUOVI RITUALI URBANI – Mediterraneo Globale

Piantala con quei bonghi + Magic Bus + Fanfara Station + Funclub records showcase

QUANDO

giovedì 05 Ottobre

dalle 12:30 alle 24:00

NUOVI RITUALI URBANI
MILANO Piazza Leonardo da Vinci (Municipio 3, Quartiere Città Studi)

Una piazza per la Musica. Un nuovo festival di World Music o forse di Global Music. Una nuova esperienza collettiva e rituale per la Città di Milano. Attivo servizio bar e ristoro tutto il giorno!

Giovedì 5 ottobre
MEDITERRANEO GLOBALE
Hai unito le coste di tre continenti fra rive opposte, avvicinato e separato le genti”

h 12.30 PIANTALA CON QUEI BONGHI #1 Music Lab per imparare a usare i bonghi senza sfracassare i maroni ai vicini. Con il grande Maestro africano Tetè Da Silveira

h 15-18 MAGIC BUS
in partenza e ritorno da Piazza Leonardo con Rusty Brass Band

h 18.00 DJ set con Vito War di Radio Popolare

h 19.00 PIANTALA CON QUEI BONGHI #2 Music Lab per imparare a usare i bonghi senza sfracassare i maroni ai vicini. Con il grande Maestro africano Tetè Da Silveira e  per danzare con Dotcha

h 20.00 FANFARA STATION Maghreb brass band dance party (Tunisia/Italia/USA)
Marzouk Mejri voce, percussioni, fiati tunisini, loops station Charles Ferris tromba, trombone e loops station Ghiaccioli e Branzini elettronica e programming

h 21.30 – 00.00  FUNCLAB RECORDS SHOWCASE 

 

FANFARA STATION (Tunisia/Italia/USA)
Fonde la forza di un’orchestra di fiati, l’elettronica e i ritmi e i canti del Maghreb.
Hanno vinto il 12° Premio Andrea Parodi (2019), il più importante contest in Italia dedicato alla world music. Al gruppo va anche il premio della critica e quello per il migliore arrangiamento. Ispirato dal ricordo della banda del padre di Marzouk, Fanfara Station celebra l’epopea dei popoli Migranti del Mediterraneo, delle culture musicali della diaspora africana e dei flussi che da sempre uniscono il medio oriente al Maghreb, all’Europa e alle Americhe. Un dance party creato dal vivo da soli tre musicisti e due loop station. Gli strumenti sul palco sono tantissimi: le percussioni scascika, tar, bendir, darbuka e tabla che si intrecciano con la tromba, il trombone, il clarinetto e i tre fiati tunisini: nay, mizued e zocra. Nel 2018 è uscito il documentario “Vita di Marzouk”, film documentario del napoletano Ernesto Pagano, già regista di “Napolislam” che vince subito il premio “Il Razzismo è una Brutta Storia” al Festival del Cinema Africano, d’Asia e America latina di Milano.

 

 

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