“Le città invisibili” di Italo Calvino ispirano questo lavoro realizzato da un variopinto settimino di straordinari musicisti. Musica visionaria che parte dal jazz muovendosi attorno ad altri generi, per dare vita, attraverso i suoni, alle immaginifiche città dei morti,della memoria, del cielo, del desiderio etc. Un viaggio in bilico fra atmosfere di eterea sospensione e cupezza viscerale, che alterna momenti corali scritti e formalmente organizzati, con dei duetti di dialogica improvvisazione libera, come nel libro fanno i due protagonisti: Marco Polo e il Gran Khan.
Eloisa Manera Ensemble
Eloisa Manera composizione, violino, voce
Gianluca Barbaro flauti dolci, ewi
Piero Bittolo Bon sax alto, baritono, clarinetto
Andrea Baronchelli trombone
Pasquale Mirra vibrafono
Danilo Gallo basso, contrabbasso
Roberto Zanisi string guitars, cumbus, bouzouki, steel pan, doumbek, gunja cajon, cifteli, bowglama’
Ferdinando Faraò batteria



